Lo smalto per unghie tradizionale è considerato il cosmetico potenzialmente più tossico e nocivo, in gran parte a causa della presenza di ingredienti chimici e dell’ odore sgradevole. Oltre a infastidire l’olfatto con il caratteristico odore pungente, gli smalti per unghie contengono solventi e altri ingredienti che possono potenzialmente causare problemi di salute e irritazione se inalati in grandi quantità.
Ma l’odore potrebbe non essere l’unico aspetto sgradevole di alcuni smalti per unghie: le comuni formule contengono sostanze chimiche che potrebbero potenzialmente penetrare nel circolo sanguigno attraverso il letto ungueale. Uno studio condotto nel 2015 da ricercatori della Duke University ha rilevato tracce di una sostanza chimica comune negli smalti per unghie chiamata trifenilfosfato, o TPHP, nel corpo di ogni donna che ha partecipato allo studio e che si è offerta volontaria per dipingersi le unghie. Sembra quindi che le sostanze tossiche possano essere assorbite dal corpo attraverso le unghie, ma non si conosce esattamente la quantità di assorbimento necessaria perché si abbiano ripercussioni sulla salute.
Dal 2015 però, sempre più marchi si stanno impegnando per migliorare la formulazione degli smalti per unghie, eliminando gli ingredienti nocivi. Gli smalti non tossici negli ultimi anni sono diventati sempre più diffusi sul mercato. I consumatori sono sempre più attenti agli ingredienti presenti nei prodotti cosmetici e anche gli smalti per unghie hanno adottato norme che garantiscono l’inclusione solo di ingredienti sicuri per la persona. L’utilizzo di smalti privi di sostante tossiche è parte di una filosofia basata sulla consapevolezza, che mira a eliminare completamente agenti chimici dalle liste degli ingredienti. Questi provvedimenti stanno avendo un impatto significativo sull’industria cosmetica, poiché i consumatori richiedono sempre più prodotti naturali e sicuri.
Quali sono le principali sostanze tossiche contenute negli smalti?
- DBP (Dibutil Ftalato): Un additivo utilizzato in adesivi e inchiostri.
- TOLUENE: Una sostanza utilizzata come sostituto della benzina o come solvente per resine, vernici e coloranti.
- FORMALDEIDE (formalina): Una sostanza chimica prodotta industrialmente che viene utilizzata in alcuni prodotti per capelli, smalti per unghie e prodotti indurenti per unghie. L’uso prolungato può causare irritazione delle mucose, dermatiti ed eczemi. Il limite massimo imposto dalla legge europea è dello 0,2%, ma in altri paesi il limite è più alto, motivo per cui si consiglia spesso di evitare l’acquisto di cosmetici non prodotti in Europa.
- CANFORA: Una sostanza cerosa di origine vegetale o sintetica, caratterizzata da un odore forte. È considerata potenzialmente pericolosa e nociva se assunta in grandi quantità per un lungo periodo di tempo.
- RESINA DI FORMALDEIDE (Tosylamide o TSFR): Una resina derivata dalla formaldeide che migliora l’adesione negli smalti per unghie. Può causare reazioni allergiche come dermatiti.
Smalti “free”, cosa significa? La classificazione degli smalti non tossici.
Più correttamente possiamo parlare di smalto a bassa tossicità: alcuni smalti per unghie contengono meno sostanze chimiche tossiche rispetto ad altri. Vengono quindi classificati in “free” con un numero che va da 3 a 13 o più, e che indica il numero di sostante riconosciute come tossiche (o comunque controverse) che non sono contenute nella formula.
- 3-Free: non contiene dibutilftalato, toluene o formaldeide.
- 4-Free: non contiene dibutilftalato, toluene, formaldeide o resina di formaldeide.
- 5-Free: non contiene dibutilftalato, toluene, formaldeide, resina di formaldeide o canfora.
- 6-Free: non contiene dibutilftalato, toluene, formaldeide, resina di formaldeide, canfora o parabeni.
- 7-Free: non contiene dibutilftalato, toluene, formaldeide, resina di formaldeide, canfora, parabeni o xilene.
- 10-Free: non contiene formaldeide, toluene, DBP, canfora, resina di formaldeide, xilene, parabeni, profumi, ftalati e ingredienti animali.
- 12-Free: non contiene formaldeide, toluene, DBP, canfora, resina di formaldeide, xilene, parabeni, profumi, ftalati, ingredienti di origine animale, etiltosilamide e trifenilfosfato.
- 13-Free: conosciuti anche come “vegan friendly”.Oltre a non contenere tutte le sostanze elencate sopra, sono formulati senza l’utilizzo di ingredienti di origine animale, come miele, cera d’api, lanolina, collagene, albume o gelatina. Inoltre, anche i materiali dei pennelli utilizzati devono essere sintetici, evitando l’impiego di setole di origine animale.
Smalti atossici 4-free di brand tradizionali
Anche molti dei brand tradizionali stanno rivedendo le loro formulazioni per andare incontro alle nuove richieste del mercato. Per questo motivo alcuni degli ingredienti più tossici sono scomparsi oggi dalla maggior parte degli smalti in commercio. Ecco alcuni tra i principali brand che producono smalti per unghie 4-Free, ovvero privi di dibutilftalato, toluene, formaldeide o resina di formaldeide, o comunque con quantità di queste sostanze previste dalle regolamentazioni europee.
- Orly
- Pupa
- Dior
- Chanel
- Essie
- Zoya
- Berry M
- Sante
- Benecos
- Pronails
- Elf
- CDN
- Faby
Esistono smalti naturali?
In generale, quando parliamo di smalti naturali, ci riferiamo a prodotti per unghie che evitano l’utilizzo di solventi chimici comunemente presenti negli smalti tradizionali. Questi solventi chimici sono utilizzati per conferire consistenza al prodotto, mantenerne il colore e renderlo più brillante. Diversamente, gli smalti naturali sono principalmente composti da acqua, che rappresenta circa l’80% della loro formulazione. Ciò presenta sia vantaggi che svantaggi.
Vantaggi
- Idratano le unghie e non le sottopongono allo stress causato dagli ingredienti chimici presenti in altri prodotti.
- Contengono meno sostanze chimiche che possono causare reazioni indesiderate
Svantaggi
- La scelta sul mercato è più limitata
- Tendono ad avere una durata inferiore rispetto agli smalti convenzionali. Per superare questo inconveniente, si consiglia di prendersi cura delle unghie più frequentemente con una manicure fai-da-te e di conservare lo smalto in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce per evitarne l’alterazione.
Smalti non tossici vegani e cruelty free
Terminiamo la panoramica degli smalti non tossici introducendo le formulazioni completamente cruelty-free. È importante sapere che molti smalti contengono ingredienti di origine animale come guanina, carminio, cheratina e gommalacca. La guanina è ottenuta dalle squame dei pesci, mentre il carminio e la gommalacca vengono estratti dalla cocciniglia. La cheratina, utilizzata principalmente negli smalti rinforzanti, proviene spesso da piume, zoccoli e corna animali.
Per essere considerati veramente vegan, gli smalti devono essere anche cruelty-free, ovvero privi di questi ingredienti di origine animale.
Accanto agli smalti vegan, ci sono anche gli smalti biologici. Non esiste ancora una regolamentazione definita in questo settore, ma uno smalto può essere definito biologico quando la sua formula è composta esclusivamente da ingredienti naturali, senza alcuna sostanza chimica. In questi casi, i colori sono ottenuti da miche e polveri naturali e, naturalmente, la durata e la resistenza possono essere più limitate rispetto ad altri tipi di smalto.
Brand che producono smalti vegani e cruelty free
- Orly
- Le mini macaron
- Benecos
- Zoya
- Intensae
- Kia-Charlotta
- Provida Organics
- Sante